SCRIVE: FABIO MASSIMO FAGGI
Certo che l’universo è nel mio cuore ( e in quello di tutti !); e lo è nella misura in cui, il mio cuore (e quello di tutti !) . . . è nell’ Universo!!
Le più fondamentali teorie che ci aiutano a riflettere su questa questione
Sono la Teoria della Complessità e la Teoria Frattale.
Ma non vale la pena di studiare i significati accademici di queste teorie perché basta intuire le emozioni che i rispettivi termini suggeriscono alle nostre coscienze per poter raccogliere conclusioni illuminanti:
Per noi esseri umani, quasi tutto ciò che si voglia ben comprendere è complesso; perché la verità è leggibile attraverso una pluralità di punti che rendono, soltanto nel loro complesso, la presunta unicità di un fatto.
La vita, la realtà, tutto ciò su cui poter pensare può essere difficile.
E per raggiungere conclusioni intelligenti, conclusioni che abbiano meriti sufficienti per poter essere espresse, dobbiamo adottare l’umiltà di rinunciare a certezze assolute facilmente indicabili.
Quasi tutto è complesso.
E quasi tutto è altrettanto semplice, come quasi tutto l’ Universo.
La voce “frattale”, ci dice che forse le regole supreme sono quasi sempre le stesse e che ogni situazione è modello di altre situazioni simili, più grandi o più piccole, che riproducono, forse all’infinito, i modelli, cioè le formule, su cui quasi tutta la realtà è strutturata e si sviluppa.
Ad esempio : un sistema stellare, incluso il nostro sistema solare, altro non è che il disegno di un mega-atomo, che per noi è così tanto più piccolo, con un nucleo centrale ed elettroni che ruotano attorno, vincolati da una gravità misteriosa, come pianeti.
Quello che noi chiamiamo Universo, non è altro che una porzione dei Grandi Poliversi che sovrastano i nostri intendimenti. E da ciò ogni cosa e il suo contrario, perché tutto è simile e tutto è diverso.
Il “cuore” è lo stesso: quelle pluralità emotive che si manifestano nei nostri cuori, sono specchi minuscoli o giganteschi di ciò che succede in ogni altra dimensione: esistono volontà, necessità, aspettative, incidenti, eccezioni, delusioni, esplosioni di stelle nuove, sparizioni di stelle antiche, buchi neri in cui ogni emozione svanisce per chissà quali ragioni . . . e pulviscolo interstellare, e spazio che chiamiamo vuoto, e riverberi, memorie, vibrazioni .
Perché ? Perche la vita intera è una metafora.
E la realtà è un’architettura di corrispondenze.
E la giustizia è un pensiero estetico.
E perché ogni cosa nel Cosmo, inclusi i nostri cuori, altro non è che l’ombra, al di là di ogni misura, proiettata da chi siamo in virtù della luce che emana da tutto ciò che esiste . . .