SCRIVE: ANIMA MUNDI
Fabrizio Clemente della classe 1965 e Fabio Palermi della classe 1966. Due ragazzi romani cresciuti con una grande passione che hanno coltivato sin da piccoli: la vela. L’uno con il fratello ha partecipato alle campagne olimpiche in Tornado e ha sempre amato la velocita’ in acqua. Da li nasce la sua passione per i multiscafi, conseguendo numerose vittorie nonche’ il titolo nazionale. E l’ altro, si appassiona delle derive con cui ha regatato sia a prua che al timone con Fabrizio raggingendo un discreto palmares e un titolo nazionale. Entrambi appartenenti al medesimo club, hanno deciso quest’anno di vedere insieme all’eta` di 49 anni dove potevano ancora arrivare. Hanno preso un Hobie Cat 16 e hanno iniziato una campagna senza darsi un obiettivo. Risultato delle tre nazionali disputate nel 2015 per i piazzamenti conseguiti e avendo vinto la nazionale di Pescara . Sono riusciti a qualificarsi per l’europeo assoluto nella golden fleet e sono arrivati noni all’europeo master e 38 esimi su 128 al campionato europeo assoluto Hobie Cat spingendoli a riprovarci il prossimo anno. E buon vento.
COME AVETE INIZIATO A PRARICARE LO SPORT DELLA VELA?
Fabio Palermi: Ero piccolo e facevo giretti con i miei amici che avevano una barca a vela, un 470, poi il padre della mia prima ragazza a 18 anni regalo` a lei una deriva per due con cui fare le regate, iniziammo con delle regate sociali presso il circolo velico dove era la barca, andavamo a istinto, la voglia di migliorare ci fece ‘studiare’ la questione, allenarsi e migliorare, e cosi’ venne il resto, vari stage con campioni come Tomas Musil Jan Pinnel e Diego Romero su barche diverse mi hanno migliorato molto.
Fabrizio Clemente: Avevo 5 anni, mio padre d’estate portava me e mio fratello al mare su una piccola barca a vela con randa e fiocco (Zef) a fare brevi tratti di navigazione davanti alla spiaggia. Ci portava sulla barca a vela perché era l’unico posto in cui stavamo buoni e non litigavamo tra noi. Insieme a mio fratello mi sono appassionato e da allora non sono più sceso. A 12 anni con mio fratello siamo passati sui catamarani, e l’anno successivo abbiamo vinto il nostro primo titolo nazionale. Allora non c’era la distinzione tra juniors e seniors, si correva tutti insieme. Andavamo a vela solo d’istinto, non avevamo seguito nessun corso di vela. Solo a 16 anni, convocati in squadra nazionale con il Tornado, abbiamo iniziato a fare anche preparazione tattica e allenamenti mirati con un allenatore.
QUANDO SIETE IN BARCA, COME VI SENTITE? QUALI SONO LE VOSTRE SENSAZIONI QUANDO AFFRONTATE UNA REGATA?
Fabio: Sono molto tranquillo prima della regata, non m’interessa affatto il risultato, ci metto tutto l’impegno che posso, non sono mai ansioso, l’agonismo viene fuori durante la gara, odio quando gli altri commettono scorrettezze.
Fabrizio: Quando non c’è regata mi sento bene a casa, nel mio ambiente, qualunque sia il meteo e il posto dove sono. Prima delle regate sono un po’ teso, non riesco a rilassarmi…poi quando parte la regata mi tranquillizzo e mi diverto, tranne quando… ho diritto di passo e non mi danno la precedenza!
QUALI SONO I VOSTRI SEGRETI PER VINCERE?
Fabio : Nessun segreto, dare il massimo, essere attenti e concentrati…piu’ degli altri . Cercare di capire cosa succede nel campo di regata, leggere il campo.
Fabrizio: Togliere tutto dalla testa, sentire solo il mare, il vento e ascoltare quello che dice il compagno di barca.
A QUALLE CAMPIONE FAI RIFERIMENTO?
Fabio: Per la dedizione il cuore e le motivazioni, un campione che pero` non e’ un velista, Jury Chechi.
Fabrizio: Paul Elvstroem. Il più grande di tutti i tempi. Ha vinto sia sulle derive che sui catamarani, dimostrando che anche sui multiscafi non conta solo la velocità ma anche la tattica e la strategia. In Francia, al termine di una regata internazionale di Tornado, dove superò me e mio fratello a pochi metri dalla linea d’arrivo dopo due ore di dura lotta in regata, ci aspettò subito dopo l’arrivo per complimentarsi con noi. Sono passati quasi 30 anni, ma lo ricordo come se fosse ieri.
QUALLE E IL TUO CAMPO DI REGATTA PREFERITO?
Fabio: Acquafresca lago di Garda, c’e’ un fantastico panorama.
Fabrizio: Quello dove c’è il sole e non fa freddo, come in Costa Azzurra o nell’Italia del Sud.
QUANTI TROFEI AVETE VINTO? E QUALE E’ QUELLO PIU’ IMPORTANTE PER VOI? QUALI SONO I VOSTRI OBBIETTIVI PER IL FUTURO?
Fabio : Il piu’ importante psicologicamente è stato il primo campionato regionale vinto, poi il campionato italiano nel 2001 su una deriva per due. Vincere un’altro titolo italiano in qualsiasi classe.
Fabrizio: 9 titoli Italiani assoluti (di cui 1. in classe olimpica Tornado). Il più importante per me è stato quello del 2009, perché arrivo`esattamente 30 anni dopo il primo titolo italiano, vinto nel 1979.
Vincere un titolo italiano dopo aver compiuto 50 anni.